Amalfi, clima dolce e mite, case aggrappate alla roccia, viuzze e stradine, archi e angiporti. Da sempre Amalfi, in provincia di Salerno, la prima delle Repubbliche Marinare, stupisce chi la visita e la ammira, la assapora e la vive in tutte le sue sfaccettature.
 
E sì, perché chi viene qui, in questa perla incastonata tra i Monti Lattari, rimane incantato dal verde della macchia mediterranea che si tuffa nell’azzurro del mare, dove spicca la serie infinita di maioliche a mosaico del campanile del Duomo intitolato a Sant’Andrea.
 
Proprio l’affermarsi come Repubblica Marinara nell’Alto Medioevo e i rapporti con il mondo arabo e bizantino, fecero di Amalfi una delle più opulenti città del Mediterraneo. Famosa per i suoi traffici e le sue relazioni diplomatiche, legò il suo nome alla bussola di Flavio Gioia e alla “Tabula de Amalpha”, il primo tra i codici di diritto marittimo, oggi custodito nel Museo civico. 
 
All’inizio del tratto occidentale del lungomare, si scorgono i resti dell'Arsenale, un cantiere navale di proprietà pubblica attestato sin dalla metà dell'XI secolo e di cui sono da ammirare due navate coperte da crociere a sesto acuto. Andando oltre, dalla monumentale scalinata del Duomo, imponente con i suoi 57 gradini, ci si affaccia sulla piazza principale di Amalfi, adorna della barocca fontana di Sant’Andrea o del Popolo, costruita nel 1760. 
 
Sulla destra del Duomo si erge il campanile del XII secolo, mentre, attiguo, vi è l'incantevole Chiostro in stile arabo detto del Paradiso, costruito nel 1266 come cimitero per i cittadini più illustri. Molto preziosa la magnifica Cripta, dove è custodito il corpo di Sant’Andrea. Alle spalle del Duomo c’è la chiesa di Santa Maria Maggiore, risalente al X secolo. 
 
Il comune di Amalfi è formato da più frazioni: Lone, Pastena, Pogerola, dove si possono ammirare la Chiesa di Santa Maria delle Grazie del XVI secolo, il campanile e la Chiesa di San Michele (l’unica a pianta a croce presente ad Amalfi), il castello e i resti della torre. Ancora, la frazione di Tovere, con la Chiesa di San Pietro del XIII secolo, e Vettica Minore, con Torre Capo, struttura di avvistamento tipica a pianta quadrata del XVI secolo.
 
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